Una sfida complessa
Il Ghana al bivio
Il Paese deve affrontare il calo della produzione petrolifera e una crisi del settore elettrico. Il nuovo governo dovrà attrarre investimenti e riformare il sistema energetico per garantire crescita sostenibile e stabilità economica
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n Ghana, il nuovo presidente, John Dramani Mahama, e i 276 membri del parlamento eletti alle consultazioni generali del 2024 potrebbero favorire una svolta decisiva per il paese. Questo traguardo segna oltre tre decenni di governo democratico dall'inizio della Quarta Repubblica nel 1992. Le transizioni pacifiche si confermano un tratto distintivo della democrazia di questa nazione dell'Africa occidentale, sebbene le tensioni e le violenze che hanno mietuto vittime durante le elezioni del 2020 e del 2024 rimandino tragicamente alla fragilità di tali risultati. Il nuovo governo che si insedierà il 7 gennaio 2025 avrà un compito difficile: farsi carico delle grandi sfide del settore energetico, che comprende petrolio, gas ed energia elettrica e che presenta enormi opportunità ma anche gravi rischi. La capacità di affrontare simili complessità sarà fondamentale per il futuro economico del Ghana nei prossimi quattro anni.
Petrolio: produzione in calo e pochi investimenti
A lungo il Ghana ha nutrito la speranza di divenire un tassello importante del mercato petrolifero globale, ma negli ultimi anni tale speranza è scemata. Quando nel 2007 si è scoperto per la prima volta il petrolio in quantità commerciali al largo delle coste del Ghana, il potenziale petrolifero del paese sembrava sconfinato. Fino al 2019 la produzione è aumentata costantemente, raggiungendo un picco di circa 170.000 barili al giorno. Dopodiché, è iniziato un lento e inesorabile declino che ha smentito la prospettiva del Ghana tra i futuri principali produttori africani di petrolio.
Sono svariati i fattori che hanno contribuito a questa flessione
Uno dei problemi più significativi riguarda la maturazione dei giacimenti petroliferi esistenti e la mancanza di giacimenti nuovi. Sebbene le riserve petrolifere del Ghana siano ancora consistenti, la maggior parte della produzione attuale proviene da giacimenti ormai datati e il calo della produzione è una conseguenza naturale dell'esaurimento di queste risorse. Purtroppo, la mancanza di investimenti nel settore upstream ha impedito la scoperta di nuovi giacimenti petroliferi e le società petrolifere internazionali (IOC) sono sempre più restie a investire nuovi capitali nelle attività di esplorazione e produzione del paese. Le problematiche del settore sono riconducibili a diverse questioni di una certa importanza che frenano gli investitori attuali e potenziali:
• Attuazione della Local Content Law: sebbene il “principio del local content” (vale a dire il potenziamento delle imprese e dei fornitori di servizi locali) sia un elemento fondamentale della politica del Ghana in materia di petrolio e gas sin dall'approvazione della Local Content Law nel 2013, la sua attuazione è difficile. La legge ha coinvolto oltre 600 società locali nell'industria petrolifera e portato all’assegnazione di contratti da miliardi di dollari ad appaltatori locali: tra il 2016 e il 2023, le IOC hanno assegnato alle imprese locali contratti per un valore complessivo di oltre 4 miliardi di dollari. C’è tuttavia discordia tra le IOC e il governo relativamente all'imposizione di requisiti in materia di local content che superano il quadro originario della legge. La tendenza a fare pressioni sulle imprese affinché inseriscano determinati partecipanti “local content” ostacola il processo decisionale, ritarda i progetti e dà adito a timori di corruzione. Gli investitori (in particolare quelli quotati presso borse internazionali) non vedono di buon occhio simili prassi, poiché rischiano di violare le misure anticorruzione in vigore nei loro paesi. L’antagonismo del governo nei confronti delle società che non rispettano le richieste in materia di local content ha ulteriormente intaccato la fiducia degli investitori.
• Regime contrattuale e trasparenza: il Ghana ha problemi di trasparenza nell’ambito degli appalti. Nel 2018 il governo ha avviato un ciclo di licenze per l'assegnazione di tre blocchi petroliferi offshore, ma il processo è stato bruscamente interrotto a causa del mancato rispetto dei criteri ufficiali. Durante il processo sono state avanzate ulteriori richieste che non facevano parte dell'offerta originale, la procedura è rimasta quindi bloccata per tre anni e poi è stata definitivamente annullata. Da allora, gli scarsi progressi nell'assegnazione di nuovi blocchi petroliferi non hanno fatto che alimentare lo scetticismo sulle prospettive del settore. Di recente sono stati assegnati due blocchi in acque poco profonde a società che non vantano una storia significativa nell'esplorazione o nella produzione di petrolio e questo evento ha richiamato alla mente le assegnazioni del 2014: diversi blocchi promettenti messi in mano a compagnie che a oggi non li hanno ancora fatti fruttare.
• Sfide normative e ingerenze politiche: l'efficacia della Commissione per il Petrolio, l'ente normativo del comparto petrolifero del Ghana, è sempre più sotto esame. Molti operatori del settore si chiedono se la Commissione sia realmente super partes o se sia indebitamente influenzata da considerazioni di natura politica. Il coinvolgimento della politica nelle decisioni normative ha compromesso la credibilità dell'ente e ostacola qualsiasi sviluppo positivo per il settore petrolifero. Inoltre, le decisioni adottate dalla Commissione per il Petrolio sono talvolta sfociate in costosi casi di arbitrato, sollevando dubbi sulla sua capacità di mediare le controversie e di creare un ambiente favorevole alla crescita. È essenziale istituire una regolamentazione efficace e indipendente se si vuole attrarre investimenti e garantire la sostenibilità del settore nel lungo periodo.
Il settore dell’energia elettrica: un drenaggio di risorse
Per anni, il settore dell'energia elettrica ha dovuto fare i conti con inefficienze, prestazioni insoddisfacenti e aumento dell’indebitamento; tali fattori hanno prosciugato le risorse provenienti dal gettito fiscale che avrebbero potuto essere investite nello sviluppo economico del Paese. Il governo sacrifica più risorse di bilancio per sovvenzionare questo settore di quanto spende per l'istruzione, la viabilità e la protezione sociale. Al centro di questi problemi c’è la Electricity Company of Ghana (ECG), responsabile della distribuzione dell'elettricità: la società deve far fronte a persistenti mancanze di entrate, che negli ultimi anni hanno superato il 50 percento, costringendo il governo a intervenire in suo aiuto. Le difficoltà finanziarie hanno creato un rapporto di dipendenza e oggi ECG conta sui salvataggi statali per rimanere a galla. Di conseguenza, la capacità del paese di garantire una fornitura di elettricità stabile e affidabile è a rischio, si verificano frequenti interruzioni di corrente e si registra un crescente malcontento tra i consumatori e le imprese.
I problemi finanziari del settore dipendono in gran parte dalle continue difficoltà di ECG nell’incassare entrate sufficienti. I sistemi di fatturazione inefficienti, i diffusi furti di energia e pratiche di gestione inadeguate aggravano la situazione. Inoltre, il settore dell'energia è penalizzato da gravi inefficienze negli acquisti, in particolare per quanto riguarda il combustibile, e dalla manipolazione del tasso di cambio all'interno di ECG, che gonfia i costi e diminuisce la redditività del settore. Al contempo, i fornitori di gas a monte, che forniscono il gas per alimentare le centrali elettriche, faticano a riscuotere il corrispettivo per le rispettive forniture, una situazione che accresce il rischio di interruzioni dell'approvvigionamento e mina la redditività dell'intero settore energetico.
I problemi di liquidità del settore energetico hanno implicazioni di vasta portata anche per l'industria petrolifera del Ghana. L'incapacità del settore energetico di pagare i propri debiti mette a rischio lo sviluppo del settore dell’oil & gas upstream, che è parte integrante sia della generazione di elettricità sia delle attività nei giacimenti petroliferi. Il gas è essenziale per l'alimentazione delle centrali elettriche e qualsiasi interruzione nella fornitura di gas può avere effetti a cascata su tutto il settore energetico. Alcuni fornitori di gas hanno dovuto ridurre l’offerta a causa di problemi di liquidità. I proprietari dei gasdotti minacciano di tagliare le forniture e in alcuni casi le hanno già tagliate.
L'inaffidabilità e il deterioramento della fornitura di energia elettrica rappresentano un rischio per l'economia in generale, in quanto le imprese devono sostenere costi operativi più elevati e la fiducia degli investitori nel settore energetico del Ghana continua ad assottigliarsi.
La strada da percorrere
Mentre il Ghana si avvia verso un nuovo ciclo elettorale, il governo entrante avrà il delicato compito di gestire le complesse sfide del settore petrolifero e di quello energetico. Per affrontare tali questioni occorreranno un'azione politica coraggiosa e rimedi strategici in due aree molto importanti:
• Investimenti petroliferi upstream: il nuovo governo dovrà attrarre ingenti investimenti nel settore petrolifero upstream per invertire la tendenza a ridurre la produzione. A tal fine sarà necessario migliorare il clima degli investimenti, garantendo la trasparenza del processo di aggiudicazione dei contratti, potenziando il contesto normativo e rassicurando gli investitori che hanno dubbi in merito all'imposizione di contenuti locali. La creazione di un ambiente commerciale più stabile e prevedibile e libero da indebite interferenze politiche sarà fondamentale per ripristinare la fiducia degli investitori e attrarre i capitali necessari allo sviluppo di nuovi giacimenti petroliferi.
• Liquidità e governance nel settore energetico: per risolvere la crisi di liquidità del settore energetico occorrono riforme sia finanziarie che operative. Il governo deve darsi da fare per migliorare la situazione finanziaria di ECG, introdurre meccanismi di riscossione delle entrate più efficaci e rivedere le pratiche di approvvigionamento per ridurre i costi. Inoltre, affrontare le sfide del settore del gas è il primo passo per garantire un approvvigionamento energetico affidabile e sostenere la crescita dell'industria petrolifera e di quella energetica. Il futuro del settore energetico del Ghana e della sua economia in generale dipende quindi dalla capacità del nuovo governo di trovare il giusto equilibrio fra i rischi e le opportunità in gioco. Per riuscirci occorrono una leadership efficace, una governance trasparente e investimenti strategici: con questi ingredienti il settore energetico del paese potrà diventare un motore di crescita economica sostenibile, altrimenti rimarrà una fonte di stress finanziario e un potenziale non sfruttato. Le decisioni sul settore energetico che saranno prese nei prossimi anni determineranno il futuro del Ghana per diverse generazioni a venire.