Ultimo numero: 60/The race for critical minerals
La Casa Bianca recluta ambientalisti tra i giovani
 
di Roberto Di Giovan Paolo 

Clima

La Casa Bianca recluta ambientalisti tra i giovani
 

di Roberto Di Giovan Paolo 

Joe Biden vuole creare un Corpo Volontario di 20.000 professionisti per l’ambiente e l’emergenza climatica. Si parte a febbraio con le prime videocall e il reclutamento

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Nonostante il sistema Presidenziale, non è usuale che la Casa Bianca lanci una call con questionario per creare un corpo volontario. Ma è quanto succede con il Ticket Biden-Harris che l’11 gennaio scorso ha finalizzato un impegno per creare un “American Climate Corps”, composto da 20 mila giovani e posto alle dipendenze del Consigliere del Presidente per il clima, Ali Zaidi. Un precedente forse può essere rinvenuto addirittura solo ai tempi di Roosevelt, Franklin Delano, quello del New Deal per reagire alla Grande Depressione. Evidentemente Biden intende giocare in vista delle prossime elezioni anche sull’entusiasmo giovanile per le tematiche ambientali.

 

Inedito Biden

In ogni caso è comunque interessante la modalità di organizzazione, perché mentre nel servizio volontario civile dell’Unione Europea, quest’ultima è demandata alle singole associazioni riconosciute e lo Stato appare solo come garante, a volte solo economico, in questo caso la Casa Bianca assicura in prima persona non solo la copertura economica, ma anche alcune azioni specifiche, in una forma istituzionale che sembra davvero inusitata per la storia degli Stati Uniti d’America. L’ obiettivo, anche secondo le parole di Zaidi, è di sensibilizzare soprattutto la classe media, ovvero i giovani che frequentano il College, stanno anche sui social senza ossessioni, ma non sono sempre la punta di diamante dell’innovazione. E per far questo si propone un programma molto concreto: addestrare giovani, che dovranno divenire formatori a loro volta, sui temi dell’energia pulita e della conservazione dell’ambiente; inserire i giovani prescelti nelle agenzie nazionali federali e nei Dipartimenti di Stato, in programmi specifici sull’ambiente e la lotta al cambiamento climatico; proporre anche borse di studio in programmi di attuazione di politiche ambientali, come per esempio quelle della lotta agli incendi e della riforestazione.

 

Fare dell’ambiente un lavoro

In casi come questi ultimi, per la mobilitazione pratica e non solo di studio dei giovani è prevista anche una paga base di 15 dollari l’ora, che di per sé non è poca cosa; inoltre, si possono spalancare, acquisendo conoscenze e capacità, le porte di un’occupazione successiva. Questa d’ altronde è la strada scelta e già praticata, prima della Casa Bianca, da Cinque Stati negli Usa: Colorado, California, Maine, Michigan e Washington e che sembra aver ben funzionato al punto di prevedere un finanziamento misto pubblico-privato, che rappresenta certamente un’innovazione nelle modalità di esercizio politico ma anche culturale degli Usa. Per ora siamo alle video call con esperti del Congresso come il Senatore Ed Markey e la Deputata Ocasio-Cortez, il Segretario agli Interni Deb Haaland e appunto il Consigliere sul Clima del Presidente Ali Zaidi. Da febbraio i partecipanti alle Call dovranno fare la loro scelta e proporsi per il reclutamento con un’ampia scelta di impegno: energia pulita; soluzioni energetiche per famiglie; conservazione ambientale delle coste e prevenzione di uragani e tempeste; lotta agli incendi boschivi; proposte di conservazione per terra ed acqua; miglioramento dei sistemi agricoli a livello ambientale; ambiente, diritto e salute.C’è chi farà solo una esperienza di vita, chi potrà imparare ad insegnare agli altri, magari nelle università, infine chi farà dell’ambiente il suo lavoro. La Casa Bianca ci scommette, si vedrà se la sensibilità dei giovani americani sarà pari a questo desiderio politico.