Ultimo numero: 60/The race for critical minerals
Un piano d'azione per la ripresa verdedi John Asafu-Adjaye
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AFRICA

Un piano d'azione per la ripresa verde

di John Asafu-Adjaye

E' il Grap, lanciato dall’Unione Africana. Per la sua riuscita serve un forte coordinamento a tutti i livelli di governo, la costruzione di partenariati efficaci con gli investitori e l’allineamento delle strategie di ripresa nazionali 

12 min

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ome la maggioranza delle regioni del mondo, anche l’Africa è stata colpita duramente dalla pandemia di Covid-19, una sfida che è andata ad aggiungersi a quelle già esistenti. Nel periodo pre-Covid, le economie africane già cominciavano a mostrare segnali di rallentamento economico. Per esempio, tra il 2015 e il 2019 la crescita media del prodotto interno lordo (PIL) ha visto il valore minimo dell’1,2 percento in Nigeria e il valore massimo dell’8,9 percento in Etiopia. In quel periodo, la povertà della regione era ancora alta, con una quota di popolazione al di sotto della soglia di povertà di 1,90 dollari al giorno che variava dal 27,3 percento del Gambia all’85,8 percento della Repubblica Democratica del Congo. Nel suo complesso, la crescita dell’Africa non è stata ampia né inclusiva e non ha pertanto creato posti di lavoro produttivi sufficienti ad assorbire la crescita della forza lavoro. La pandemia di Covid-19, insieme con le conseguenti misure politiche, ha aggravato le sfide occupazionali. Secondo la Banca mondiale, nel 2021 la pandemia ha portato 34 milioni di africani alla povertà estrema.  

Per consentire all’Africa di riprendersi al meglio dagli effetti della pandemia e al contempo affrontare il cambiamento climatico, nel luglio 2021 l’Unione Africana (UA) ha lanciato un nuovo Piano d’azione per la ripresa verde (Green Recovery Action Plan, GRAP), di portata continentale, per il periodo 2021-2027. Il GRAP è finalizzato al conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2063 dell’UA e ad aiutare l’Africa a rimettersi in corsa sulla sfida degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goal, SDG) dell’ONU. Questo articolo offre una panoramica del GRAP e tratta le criticità da affrontare per una ripresa economica sostenibile, verde e inclusiva del continente africano. 

Gli elementi chiave del Piano d'azione per la ripresa verde

Il Grap ha due grandi obiettivi: rafforzare la collaborazione su un’ampia gamma di priorità a sostegno dell’obiettivo dell’UA di una ripresa sostenibile e verde dell’Africa post-Covid; sostenere la realizzazione di una visione condivisa per un futuro prospero, sicuro, inclusivo e innovativo per il continente.  

Il Grap si basa essenzialmente sui preesistenti piani degli attori principali della regione, quali l’UA, le comunità economiche regionali e i partner di sviluppo. Il piano si fonda su tre grandi principi: collaborazione, inclusione, rilevanza e sostenibilità. Esaminiamoli brevemente.  

Il concetto di collaborazione prevede che attori di livello statale, regionale e continentale lavorino insieme per dare priorità alla mobilitazione delle risorse e integrare i principi della ripresa verde nelle strategie di pianificazione, sviluppo e investimento, e comporta una maggiore visibilità degli stakeholder africani nei forum internazionali. Il concetto di inclusione prevede che si affrontino le disuguaglianze di genere nei processi di costruzione della resilienza e di contrasto alle sfide climatiche e ambientali: significa coinvolgere le donne, i giovani, i disabili e gli altri gruppi marginalizzati in iniziative di livello nazionale, regionale e continentale. Il principio di rilevanza e sostenibilità si fonda sulla necessità non solo di intervenire nel breve termine su aree critiche quali la creazione di posti di lavoro, ma anche sulla sostenibilità a lungo termine e sui contributi al potenziale di crescita dell’Africa a lungo termine. 

L’attuazione del Grap si concentra su cinque aree prioritarie: finanza per il clima, energia rinnovabile, biodiversità e soluzioni basate sulla natura, agricoltura resiliente al clima, città verdi e resilienti.  

Quanto alla finanza per il clima, Grap cerca di aumentare il flusso, l’efficienza e l’impatto dei finanziamenti per la riduzione delle emissioni tramite la mitigazione e di ridurre la vulnerabilità tramite l’adattamento. Questo richiede di:  

• migliorare l’accessibilità e l’efficienza dei flussi finanziari, sia per la mitigazione sia per l’adattamento; 

• trasformare i contributi nazionali determinati (Nationally Determined Contribution, NDC) dei diversi paesi in una pipeline di progetti bancabili che riescano ad attrarre gli investimenti necessari; 

• procedere all’allineamento con il programma Financing for Development dell’ONU; 

• riconoscere la necessità di una “transizione giusta”, incoraggiando i diversi paesi a garantire piani e attività di sostegno al credito che siano puliti, resilienti e inclusivi. 

In tema di energia, il Grap si concentra sulla promozione delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’accesso e del sostegno a una transizione giusta, proponendosi nello specifico di: potenziare le iniziative volte a combattere il degrado degli habitat; supportare una transizione energetica giusta negli stati membri dell’UA; assicurare investimenti per l’espansione delle reti, la trasmissione, la distribuzione e per il miglioramento dell’efficienza energetica, sostenendo nel contempo l’implementazione di mini-grid e iniziative off-grid per un accesso all’energia e una transizione equi; colmare le lacune nelle competenze tecniche e nel trasferimento tecnologico; migliorare il lavoro sulle tecnologie e le iniziative di cucina pulita per rafforzarne l’uso e la comprensione; sostenere lo sviluppo e l’attuazione, da parte dei vari paesi, di NDC nuovi e aggiornati e di altri piani per l’ambiente.  

Quanto alla biodiversità e alle soluzioni basate sulla natura, il GRAP punta a soluzioni quali il rafforzamento e il supporto di iniziative di contrasto al degrado degli habitat, il sostegno allo sviluppo e gestione di parchi e altre aree protette, il rafforzamento della collaborazione sui diversi fattori delle sfide ambientali, quali la deforestazione, e lo sviluppo e miglioramento dei meccanismi di sostegno alla biodiversità, alla resilienza climatica e all’economia blu.  

Le misure a sostegno dello sviluppo di un’agricoltura resiliente al clima e di posti di lavoro verdi in Africa prevedono: il rafforzamento della governance fondiaria e dei mercati fondiari attraverso la regolamentazione della proprietà e la costruzione di sistemi di amministrazione fondiaria; l’aumento dei finanziamenti per l’adattamento dell’agricoltura ai cambiamenti climatici; investimenti per l’industrializzazione verde del settore agricolo, in linea con le opportunità dell’Africa Continental Free Trade Agreement; il ricorso a tecnologie quali quelle per l’energia pulita in agricoltura, i servizi climatici e l’imaging satellitare; investimenti e impegni politici volti al rafforzamento di un’agricoltura che sia sostenibile e resiliente al clima. 

Infine, per la realizzazione di città verdi e resilienti, il GRAP si concentrerà sulla gestione delle risorse idriche e sul potenziamento delle tecnologie dell’informazione e comunicazione, procedendo in particolare a: promuovere l’Africa Water Vision 2025 e l’attuazione degli impegni per un uso equo e sostenibile dell’acqua ai fini dello sviluppo socioeconomico; ricercare progressi in materia di finanziamento delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, per un maggiore accesso all’acqua; sviluppare narrative sul rischio climatico che delineino previsioni climatiche e socioeconomiche per i vari paesi e regioni, per favorire il coinvolgimento dei responsabili politici; implementare la gestione del rischio urbano con l’attuazione accelerata del Programma d’azione per l’Africa per l’implementazione del Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 (Quadro di riferimento Sendai per la riduzione del rischio di disastri 2015-2030), e sostenere il progresso dello sviluppo di infrastrutture resilienti al clima. 

Che cosa serve per la riuscita del Grap? 

Il Grap può essere visto come un piano ambizioso per il rilancio delle economie africane dopo la pandemia e per il contrasto al rischio climatico. Sono quattro i fattori chiave della sua riuscita. Primo, serve un’analisi dettagliata delle risorse necessarie alla sua attuazione nel corso del quinquennio e della loro provenienza. Senza questa analisi, il piano rischia di ridursi a una mera aspirazione che non trova realizzazione concreta. Secondo, la buona riuscita del GRAP necessita di partenariati forti e collaborazioni importanti con investitori pubblici e privati: questo significa coinvolgere tutti gli investitori rilevanti fin dall’inizio, in modo da ottenerne il consenso e la partecipazione attiva. Terzo, perché il GRAP abbia esito positivo è essenziale che vi siano un forte coordinamento a tutti i livelli di governo, un monitoraggio costante e delle valutazioni periodiche, per assicurare il conseguimento degli obbiettivi. Quarto, è necessario che le strategie di ripresa dei singoli paesi siano allineate al GRAP. Una recente analisi delle strategie nazionali di Ghana, Nigeria, Sudafrica e Mozambico mostra il loro scarso allineamento in materia di energie rinnovabili, finanza per il clima, biodiversità e soluzioni basate sulla natura, in quest’ordine. Il mancato allineamento delle strategie di ripresa dei singoli paesi al GRAP è principalmente dovuto alla mancanza di chiarezza su come attuare concretamente le specifiche misure di stimolo: alcuni paesi necessitano infatti di assistenza tecnica per sviluppare le proprie strategie e metterle concretamente in atto. 

la fotoParco nazionale di Etosha, in Namibia. Il Grap punta a supportare iniziative di contrasto al degrado degli habitat. 

Serve un’attuazione tempestiva 

Il Grap è in linea con le aspirazioni dell’Unione Africana per un’Africa prospera che si alimenti di una crescita inclusiva e di uno sviluppo sostenibile affidati principalmente alle donne e ai giovani. È in linea anche con gli obiettivi dell’Agenda 2063 dell’UA, che mirano a un clima sostenibile per l’ambiente e a comunità resilienti che sappiano gestire le risorse naturali, l’ecosistema e l’ambiente in modo utile ad assicurare una transizione giusta verso un percorso a basse emissioni di carbonio. Il conseguimento di questi obiettivi confluisce direttamente nell’obiettivo più ampio dell’Agenda 2063, quello di un tenore di vita e di un benessere di alto livello per tutti. L’attuazione del GRAP deve essere tempestiva, dati i devastanti effetti della pandemia di Covid-19 e il crescente rischio climatico. Il sesto e più recente Rapporto di valutazione dell’IPCC, intitolato Climate Change 2022, sottolinea il fatto, già noto, che gli impatti degli eventi legati al clima sulla sicurezza alimentare e sui mezzi di sussistenza sono in Africa particolarmente acuti e gravi, e che questi impatti sono destinati a intensificarsi nei prossimi decenni. Per avere un esito positivo, il GRAP necessita di un forte coordinamento a tutti i livelli di governo, della costruzione di partenariati efficaci con investitori pubblici e privati e dell’allineamento delle strategie di ripresa nazionali.